PIACENZA, 03/11/2017 – Imparare la lingua e nello stesso tempo imparare un mestiere. Gli operatori del GUS di Piacenza in collaborazione con l’insegnante di italiano Francesca Bianco hanno messo a punto un laboratorio di insegnamento della lingua italiana L2 task based dedicato ai migranti residenti a Pianello.
Da qualche giorno, ogni lunedì, i sei beneficiari del progetto di prima Accoglienza di Piacenza gestito dal GUS si ritrovano a Spazio 2, uno dei centri di aggregazione giovanile del Comune di Piacenza aperto a chi desidera sviluppare progetti imprenditoriali, formativi, artistici e sociali e trovare un punto di riferimento per l’orientamento lavorativo, per eseguire piccoli lavori di restauro e creazione di oggetti artigianali e nel contempo imparare la lingua italiana.
“È un lavoro in cui credo molto”, afferma l’insegnante di italiano Francesca Bianco, che sta portando avanti da qualche tempo il metodo task based. “La lingua è uno strumento indispensabile, ma va abbinata all’attività pratica per dare concretezza alle parole apprese”.
Il laboratorio, che si concluderà a metà novembre, sta dando i primi frutti, sia in termini di manufatti e mobili restaurati, sia dal punto di vista dell’apprendimento dell’italiano dei giovani profughi originari del Mali e della Costa d’Avorio, paesi dove si parlano lingue francofone. Con il metodo task based i ragazzi potessero uscire dallo schema classico della lezione di italiano L2 e dagli stereotipi che li riguardano”.
“A Spazio 2 abbiamo trovato un luogo consono per svolgere questo laboratorio”, sottolinea Nadia Berti, operatrice GUS di Piacenza, “qui abbiamo la disponibilità di un luogo ampio in cui lavorare e tenere le sedie e i piccoli mobili restaurati dai nostri beneficiari”. “Si tratta di un progetto in cui crediamo molto”, aggiunge Nadia, “per i ragazzi è un’occasione doppia: da una parte imparano l’italiano e dall’altra esercitano la propria manualità in attività creative, che potrebbero aprire per loro un’opportunità di lavoro una volta usciti dallo status di richiedenti asilo”.
“Per questo abbiamo scelto Spazio 2”, fa notare Pier Paolo Tassi, Coordinatore del progetto di Prima accoglienza del GUS di Piacenza, “è un centro di aggregazione orientato ai progetti imprenditoriali che lavora a pieno regime e con cui non si esclude una futura collaborazione”.
Con la collaborazione Spazio 2 e GUS “abbiamo aperto una porta ai ragazzi sulla via dell’integrazione”, conclude Beatrice Boselli del Coordinamento nazionale Prima accoglienza del GUS. “Spazio 2 è un luogo libero di interscambio e conoscenza che permette ai beneficiari di dare risalto ad attività foriere di opportunità lavorative, ma è anche in grado di fornire terreno fertile per la loro creatività in modo diverso rispetto a quello che può offrire il territorio.