Dal 2000 il 18 dicembre è la Giornata internazionale per i diritti dei migranti, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a dieci anni esatti dall’approvazione della Convenzione internazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie.

L’iniziativa dell’ONU è partita da un tragico fatto di cronaca accaduto nel 1972, quando un camion che avrebbe dovuto trasportare macchine da cucire ha un incidente sotto il tunnel del Monte Bianco nel quale perdono la vita 28 lavoratori originari del Mali. Nascosti nel camion, viaggiavano da giorni verso la Francia alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita. La tragedia ha spinto le Nazioni Unite ad occuparsi delle condizioni dei lavoratori migranti.

Così, nel 1979 l’Assemblea Generale dell’ONU istituisce un gruppo di lavoro con il compito di redigere una apposita Convenzione che possa contemperare le posizioni dei Paesi di provenienza dei flussi migratori e quelle dei Paesi destinatari.

La Convenzione per la protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie vede la luce il 18 dicembre 1990, appunto, ed entra in vigore nel 2003 al raggiungimento del numero minimo di ratifiche previsto.