Macerata Open: Aspettando i Mondiali Antirazzisti, due giorni di sport con tornei di calcetto e beach volley
Ancora una volta lo sport aiuta a superare le differenze e favorire l’integrazione contro ogni forma di discriminazione
Inizia oggi nel piazzale antistante lo stadio Helvia Recina di Macerata l’evento “Macerata Open: Aspettando i Mondiali Antirazzisti”, una due giorni di sport organizzata dall’ASD Polisportiva Extravaganti, Associazione sportiva del GUS Gruppo Umana Solidarietà, che vede in campo 30 beneficiari del progetto Emergenza di Macerata di diversa nazionalità, tra cui Mali, Nigeria, Nuova Guinea, Senegal e Costa d’Avorio, alcuni studenti del liceo scientifico “G. Galilei” e numerosi cittadini che si sfideranno in tornei di calcetto e in 24 ore di Beach Volley.
Il torneo di calcetto si strutturerà in 2 gironi da 3 squadre che giocheranno il sabato, mattina e pomeriggio, e passeranno il turno le prime due classificate. La domenica si assisterà alle due semi-finali e alle due finali, per poi lasciare spazio alle premiazioni e ai discorsi conclusivi. Infine, al centro del piazzale ci sarà la rappresentazione di cricket per bambini, cioè una striscia di sintetico in cui due ragazzi bengalesi, ospiti del progetto “Emergenza Ancona” insegneranno ai bambini maceratesi a giocare a questo nuovo sport. Non mancheranno poi gazebi informativi in cui sarà possibile conoscere le varie iniziative che il GUS realizza nelle Marche (e non solo) e stand gastronomici. Questa prima edizione di “Macerata Open: Aspettando i Mondiali Antirazzisti” vedrà la presenza istituzionale dell’Assessore allo Sport del Comune di macerata, Alferio Canesin, del consigliere, David Miliozzi, oltre che di rappresentanti del GUS e della Polisportiva Extravaganti.
L’iniziativa nasce dall’esperienza che la nostra Associazione – spiega il presidente della Polisportiva Extravaganti, Stefano Mosca – ha maturato partecipando alle ultime quattro edizioni dei Mondiali Antirazzisti, manifestazione con finalità ludiche, integrative e non competitive organizzata dalla Uisp che ha l’obiettivo di diffondere i valori dell’integrazione attraverso lo sport, contro ogni forma di discriminazione. L’idea – continua – è quella di riproporre a Macerata un evento in scala, simile per obiettivi e modalità, ma con in più qualche elemento di novità, come ad esempio la composizione delle squadre che sono formate attraverso un sorteggio iniziale fatto dagli organizzatori e comunicato successivamente ai partecipanti (ogni atleta, di entrambi i sessi, ha pertanto indicato agli organizzatori soltanto il torneo al quale partecipare). Mettersi in gioco come squadra con persone che non si conoscono, di varie età e nazionalità, e trovarsi a dover collaborare per il raggiungimento di un obiettivo, – prosegue Mosca – è secondo noi un stimolo positivo che porterà un arricchimento sia all’evento che ai partecipanti”.
Lo scopo dell’iniziativa è anche quello di favorire l’incontro tra italiani e stranieri e offrire alla cittadinanza l’occasione di conoscere la realtà dei richiedenti asilo presenti sul territorio e inseriti nei nostri progetti. Crediamo – conclude Mosca – che il calcio più di qualsiasi altro sport sia uno dei migliori veicoli per superare le barriere e le differenze e favorire l’integrazione ed è anche quello che trova prontamente partecipi la maggior parte dei nostri beneficiari, che permette a tutti di esprimere le proprie potenzialità e, nello stesso tempo, rappresenta un’occasione di crescita per tutti”.