La notte del 24 agosto scorso, alle 3.36 una forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0 ha fatto tremare la terra nel centro Italia, colpendo l’area fra Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo, devastando i Comuni di Amatrice, Arquata del Tronto, Pescara del Tronto e Accumuli. Ad oggi le vittime sono 297, migliaia i feriti e sfollati ed oltre 4800 le persone che necessitano di assistenza nei campi e nelle strutture allestite allo scopo o presso gli alberghi.
Danni visibili e invisibili
Il violento terremoto nella sua furia incontrollabile ha distrutto case, strade, scuole, reso inagibili numerose strutture pubbliche ed edifici privati, ha cancellato intere famiglie, ha spazzato via in pochi attimi i sogni, le speranze, le certezze di tante, troppe persone.
I danni strutturali col tempo saranno riparati, le strutture ricostruite, i servizi ripristinati. Le ferite invisibili, ma non meno profonde,quelle dell’animo, i vissuti e le emozioni delle persone rimarranno invece per molto tempo. I danni morali provocati dal sisma hanno lasciato un segno e le popolazioni colpite stanno affrontando pesanti conseguenze psicologiche.
L’esperienza del GUS nelle emergenze
Il GUS opera da molti anni nella risposta alle emergenze umanitarie e dovute a catastrofi naturali nel mondo (Sri Lanka, Nepal, Kosovo, Albania, Iraq, Bosnia) e in Italia, come il terremoto che colpì le Marche e l’Umbria nel ’97, nel 2002 il Molise e nel 2009 L’Aquila. Pertanto il GUS ha messo a disposizione della popolazione colpita dal sisma esperienze, professionalità e competenze acquisite in oltre venti anni di attività.
La prima risposta del GUS all’emergenza in centro Italia
E’ molto forte il rischio che i territori colpiti dal sisma diventino luoghi fantasma, abbandonati alle loro rovine, alla ribalta solo in occasione di anniversari. Per questo sin da subito abbiamo voluto fare fare la nostra parte e nelle ore successive al terremoto il GUS si è immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, mobilitando le risorse e il personale, per far fronte tempestivamente all’emergenza e per garantire aiuto concreto e risposte adeguate ai bisogni della popolazione. La situazione che abbiamo trovato era drammatica. Molte famiglie avevano perso tutto, i propri cari, la propria casa, i ricordi: in un attimo non avevano più nulla, nei loro occhi si leggeva il dolore, la disperazione, la paura, l’impotenza.
L’intervento del GUS a Arquata del Tronto e Castelsantangelo sul Nera
Il GUS, grazie all’ausilio di un’equipe di operatori, psicologi e volontari formati dal Dott. Massimo Mari, dirigente dell’area vasta di Jesi, da sempre accanto al GUS per coordinare l’aspetto formativo e di supervisione degli operatori/volontari impegnati nei centri d’ascolto, ha deciso di focalizzare in questo mese il suo intervento sull’assistenza psicologica comunitaria alle vittime del terremoto. Il GUS ha attivato 2 postazioni fisse e 4 mobili in provincia di Ascoli Piceno e Macerata. Più in dettaglio, una tenda come postazione fissa si trova a Pescara del Tronto e due postazioni mobili (camper) sono a disposizione degli operatori per raggiungere le frazioni colpite; mentre in provincia di Macerata una tenda come postazione fissa si trova a Castelsantangelo sul Nera e due postazioni mobili servono per raggiungere Visso e Ussita e le zone più lontane e difficilmente raggiungibili.
Per far fronte al rischio dell’isolamento e della disgregazione, prevenire il disagio e colmare il vuoto di relazioni che si è venuto a creare dopo tragedie di questo tipo, in questo mese siamo stati costantemente al fianco della popolazione fornendo sostegno psicologico e aiuto concreto nelle piccole azioni quotidiane.
Più in particolare ci siamo messi a disposizione per accompagnare le persone più anziane presso le strutture sanitarie e per rendere fruibili le procedure di sostegno economico e aiutare nella compilazione dei moduli per la richiesta del Contributo di Autonoma Sistemazione; abbiamo ascoltato le ragioni delle famiglie che non hanno voluto abbandonare le loro case per evitare episodi di sciacallaggio e ci siamo resi disponibili per aiutarli negli spostamenti.
Abbiamo partecipato alla convocazione della prima assemblea cittadina, primo, fondamentale, momento di incontro, scambio e confronto tra gli abitanti svoltasi all’interno dello spazio adibito a mensa del campo di accoglienza di Pescara del Tronto. Durante l’incontro i cittadini hanno provato a fare il punto della situazione, valutare i bisogni ed esprimere le varie esigenze e aspettative, tra cui per prima quella di ricostruire in tempi brevi il proprio paese per non costringere la popolazione a trasferirsi da un’altra parte perché è forte il timore che, una volta andati via, non si riesca più a far a ritorno a Pescara del Tronto.
Abbiamo preso parte al Borgo di Arquata alla lunga riunione dei ragazzi di tutte le frazioni del capoluogo in cui hanno discusso dell’organizzazione di attività culturali e ricreative per la comunità, degli eventi per raccogliere fondi: un modo per ricominciare a progettare il loro futuro dopo il terremoto negli stessi luoghi dove sono cresciuti, nella loro terra che non vogliono abbandonare.
Ci siamo attivati per trovare una sistemazione più stabile e confortevole alle famiglie per facilitare l’uscita dai campi e dalle strutture allestite allo scopo, anche in vista dell’arrivo imminente dell’inverno. In questo modo alcuni dei nostri beneficiari, tra cui Marco* e Luisa*, Giulia* e Francesco*, Sistina e Lino, il piccolo Simone* e la sua famiglia, Natalia, Vincenzo e i loro bimbi, ora vivono in appartamenti messi a disposizione dai nostri sostenitori e possono ricominciare a credere che un domani sia ancora possibile e che c’è ancora la speranza di un futuro.
Le attività con i bambini e i ragazzi. In questo mese abbiamo realizzato all’interno dei campi allestiti a Pescara del Tronto e a Castelsantangelo sul Nera attività ludiche per i più piccoli e attività ricreative e sportive per i giovani , alcuni dei quali hanno perduto la propria casa e i propri beni, sostenendoli in questo difficile momento.
Ad Arquata del Tronto e a Visso abbiamo supportato, insieme alle istituzioni e alle altre associazioni presenti sul territorio, l’avvio del nuovo anno scolastico e il ritorno sui banchi di scuola di centinaia di bambini che oggi vivono in roulotte, camping o tendopoli. Abbiamo ascoltato commossi l’inno di Mameli suonato dai bambini che ha inaugurato il primo giorno di scuola nei tendoni di Arquata del Tronto.
A Visso abbiamo sostenuto le autorità nell’organizzazione di una piccola cerimonia per il primo giorno di scuola e ci siamo occupati della distribuzione dei kit scuola composti da uno zainetto con quaderni, penne, colori e materiali scolastico, donati dall’Avis e dalla Prolocodi Pievebovigliana. Il ritorno a scuola dei bambini è stato un fatto molto significativo ed importante per le comunità colpite dal terremoto in quanto è un piccolo passo passo verso il ritorno alla normalità nella loro vita quotidiana.
Le storie e le testimonianze di chi ha perso tutto
Abbiamo conosciuto e aiutato molte persone in questi giorni a Pescara del Tronto, a Castelsantangelo sul Nera e nelle frazioni vicine, persone che stanno lottando con coraggio e con tutte le loro forze per ricominciare e ritornare a sperare. Ci hanno detto quali sono i loro bisogni e raccontato i loro sogni, abbiamo ascoltato le loro storie e le loro testimonianze. In particolare ci ha colpito quella di Enzo e vogliamo raccontarvela attraverso le parole di una nostra operatrice:
“Enzo è un uomo di cinquant’anni,, l’unico abitante rimasto a Pescara de Tronto. Enzo è un combattente, uno che non molla mai..nemmeno di fronte al terremoto che gli ha portato via gli amici più cari, la casa e la macchina. Enzo non vuole andarsene, non vuole trasferirsi nel campo allestito dalla Protezione Civile e dove il GUS è operativo. Vuole presidiare quei luoghi che ama tanto, vuole vigilare su quello che accadrà nei prossimi giorni. Ora che la natura, violentemente, ha livellato tutto – dice – è lì per controllare che nessuno si approfitti della situazione di emergenza . Anche per Enzo arriverà l’inverno però e la tenda che noi gli abbiamo portato non sarà più sufficiente a proteggerlo dal freddo e dalla solitudine”.
La speranza negli occhi di Simone
I nostri operatori lo hanno conosciuto in questo mese di permanenza al centro, hanno avuto modo di trascorrere un po’ di tempo e giocare con lui. Ecco il loro racconto:
“È stato il più piccolo ospite del campo post terremoto di Pescara del Tronto. Ora finalmente vive in una bella casa con sua mamma e suo papà. Qualche giorno fa è venuto a trovarci ed è stata una gioia per gli operatori e volontari poter giocare ancora una volta con lui, che si è ricordato di tutti noi e dei nostri nomi. I suoi occhi stanno ritrovando la vivacità dei suoi tre anni, che neppure il disagio di una tenda è riuscito a portar via”.
L’impegno del GUS nel post terremoto
L’impegno del GUS per il prossimo futuro sarà quello di restare al fianco delle popolazioni nella delicata fase post terremoto e sostenere, attraverso i centri di ascolto e il sostegno psicologico, le famiglie colpite dal sisma e aiutarle giorno dopo giorno ad un graduale ritorno alla normalità e, a piccoli passi, riappropriarsi della quotidianità.
Importante per la riuscita dell’intervento è la collaborazione con altre associazioni tra cui Oxfam, Actionaid, 180 Amici L’Aquila: le varie attività realizzate si completano e rafforzano reciprocamente, creando sinergia e mobilitando tutte le forze in campo, con lo scopo di garantire un maggiore sostegno e impatto sul territorio dal punto di vista operativo e offrire alle famiglie un più efficiente supporto.
Vogliamo che le testimonianze di Enzo e Ciripà e le storie a lieto fine del piccolo Simone* e della sua famiglia, di Natalia, Vincenzo e i loro bimbi, di Marco* e Luisa*, Giulia* e Francesco* e di Sistina e Lino aiutino tante altre persone a ricominciare a sperare e a ritrovare la voglia di alzarsi e andare avanti.
Il sostegno dei nostri donatori è davvero prezioso per poter proseguire il nostro intervento nelle zone colpite dal sisma e per continuare ad aiutare molte altre famiglie ad uscire dalla provvisorietà in cui vivono oggi.
Da soli non possiamo farcela. Con il vostro contributo possiamo fare molto di più per sostenere le popolazioni colpite dal terremoto e contribuire alla ricostruzione.
Per effettuare donazioni con il bonifico bancario:
G.U.S. GRUPPO UMANA SOLIDARIETA’ G.PULETTI ONLUS
IBAN: IT66Y0335901600100000131559
Per effettuare donazioni con Paypal e carta di credito:
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