Sabato, 29 Maggio 2016
Oggi, 29 Maggio 2016, sono tre mesi che siamo in Sri Lanka, e vogliamo fermarci un attimo per raccontare e mettere insieme i pezzi di questo tempo passato che sembra continuare a correre.
In questi mesi abbiamo conosciuto un lato del paese che appare senza regole, fatto di caos e strade affollate, dove sembra che nessuno ti veda, dove rischi di essere investito da un tuk tuk o da un autobus – perché il pedone non ha mai la precedenza! – senza nemmeno accorgertene. Allo stesso tempo, però, è un paese così calmo e ospitale nei suoi villaggi, dove piccole case colorate, costruite con bambù e cemento, si susseguono una dopo l’altra e dove bambini passano le giornate giocando per strada.La stessa strada infangata su cui cammini e sicuramente sarai invitato a bere un thè da qualche anziana signora che ti scruta incuriosita cercando di scoprire chi sei e da dove vieni.  Noi viviamo in uno di questi villaggi: Kapparatota, una strada sterrata sviluppata in salita, dove vivono 20 famiglie e dove ci stiamo integrando lentamente. In questa strada si respira l’odore della povertà, della semplicità e dell’umiltà, ma soprattutto si nota subito il forte senso di comunità.

A facilitarci l’integrazione, e a farci conoscere meglio lingua e cultura è il lavoro quotidiano allo Human Solidarity Children Village. Dopo un primo momento di diffidenza, siamo riuscite a rompere il ghiaccio e sentirci parte di questo villaggio. Con il Manager e lo staff locale si è creato un solido rapporto di fiducia e di scambio, e insieme, siamo riusciti ad avviare tre laboratori previsti dal Progetto Girasole: Learning by Playing, un laboratorio di lingua dove attraverso il gioco insegniamo Inglese e Italiano alle bambine, e, dove noi cerchiamo di imparare il Sinhala; Creative Lab, un laboratorio Creativo di Arte e Pittura dove, attraverso tecniche differenti, si creano opere basate sulla sperimentazione e libertà creativa; e Creative Dance, un laboratorio motorio di Danza Creativa dove s’intrecciano movimento, musica e arti per un’espressione libera e globale.

Oltre a questi tre laboratori, ne abbiamo allestiti altri due che ora sono in fase di avviamento: Tailoring e Computer. Entrambi nascono con l’intento di dare alle beneficiarie una conoscenza base dei soggetti a favore di una professionalità futura che possa favorire il loro inserimento in un ambiente lavorativo e facilitare una loro indipendenza.

Inoltre in diverse occasioni siamo riuscite a celebrare anche alcune Giornate Internazionali, creando attività di gruppo per ricordare e sensibilizzare staff locale e bambine su temi mondiali che ci stanno a cuore. In occasione del 22 Aprile, “Giornata Internazionale della Madre Terra” (Mother Earth Day), abbiamo piantato un albero di mango ed elaborato due mandala, costruiti con elementi naturali; mentre per celebrare il 21 Maggio, “Giornata Internazionale della Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo” (World Day for Cultural Diversity for Dialogue and Development), abbiamo creato insieme alle bambine un intreccio di stoffe col fine di simboleggiare le differenze culturali e, attraverso i colori e le testure diverse, abbiamo dato forma a un incredibile tappetto d’intrecci pieno di solidarietà e unione. Giornate molto emozionanti, in cui abbiamo sentito un forte spirito di gruppo e un grande entusiasmo generale.

Un’altra data molto importante è stata la giornata del 18 Maggio, in cui abbiamo celebrato il decimo anniversario dalla posa della prima pietra dello Human Solidarity Children Village. In quest’occasione abbiamo inaugurato ufficialmente tutti i laboratori dando inizio a un’altra fase di collaborazione fra Italia e Sri Lanka.

È stata una giornata molto significativa per tutti; per la prima volta abbiamo indossato i vestiti tradizionali srilankesi (Sari) e ammirato le bambine del villaggio che, cantando e ballando le danze tradizionali, hanno celebrato questa importante tappa.

Alla fine di questi tre mesi, siamo quindi felici di poter raccogliere i primi frutti del lavoro e dell’esperienza fatta assieme alle bambine, allo staff italiano e locale, e a tutto ciò che questo paese ci sta dando e ci continuerà a dare.