FORMIA, 3 giugno 2018 – Dopo la sperimentazione del 2016, avviata e conclusa con successo nell’arco di 6 mesi, l’orto del centro di accoglienza ex-ENAOLI ha ripreso vita, stavolta con un programma più ambizioso e di lungo termine.
Il terreno non è enorme, ma sufficiente ad impostare una piccola azienda didattica, dove stiamo avviando un programma di formazione permanente. Cinque studenti, per un periodo di circa 2 mesi, saranno impegnati quotidianamente in tutte le attività a partire dalla preparazione del terreno e dalla progettazione e montaggio dell’impianto di irrigazione a goccia. Le attività di campo si accompagnano a quelle teoriche, per l’acquisizione della terminologia specifica in italiano e dei principi base di gestione dell’attrezzatura, pianificazione delle attività, e perfino ad elementi di trasformazione e di contabilità.
Nella visione del GUS, l’agricoltura sociale è una delle risposte più promettenti alla questione dell’integrazione socio-economica tra nuovi cittadini e comunità ospitante. Al contempo, quest’attività consente di promuovere il valore ambientale e recuperare il potenziale produttivo di territori agricoli e rurali, con tutto il loro patrimonio di interesse paesaggistico, culturale, e la loro agrobiodiversità. Tramite l’approccio agro-ecologico, è possibile affermare e garantire il valore dei beni ambientali assieme a quello dei diritti dei lavoratori del comparto agricolo, che in larga parte e ormai da decenni, nel nostro paese sono gravemente sfruttati.
Lo stesso approccio, assieme ad una corretta pianificazione e conduzione delle attività teoriche e pratiche, permette di sviluppare forme virtuose di interazione e integrazione con tutta la cittadinanza, dando un contributo importante alla capacità critica e al superamento di pregiudizi e preconcetti di ogni tipo.