Le attività del progetto di agricoltura sociale nel Lazio proseguono a pieno regime.
L’orto didattico che ha continuato a regalare generosamente prodotti estivi fino a metà ottobre, assume adesso un aspetto decisamente invernale. I quattro corsisti stanno apprendendo le diverse tecniche di coltivazione biologica e vedono partire giornalmente ortaggi e funghi verso le case di accoglienza di Itri e Spigno.
Il GUS sta acquisendo nuovi lotti su cui espandere le produzioni in nuove serre e campi di ortaggi, coinvolgendo altri beneficiari. Ultimato il ricovero per il pollame, a giorni arriverà la prima fornitura di pennuti che entro dicembre comincerà a produrre uova. E non ultimo, ogni mattina qualche decina di piccoli fiori viola di zafferano alimentano una piccola ma preziosa collezione di oro rosso.
Tra le novità, la partecipazione al bando “Coltiviamo Agricoltura Sociale”, in partenariato con la Cooperativa Sociale Herasmus, un gruppo appassionato e competente che lavora con i disabili psichici. Dal 2014 il GUS condivide gli spazi dello “storico” centro di accoglienza formiano all’Ex ENAOLI. Se la proposta sarà finanziata potrebbe essere l’inizio di una nuova e più ambiziosa fase, sia per l’agricoltura che per l’integrazione.