Andrea Satta dei Tetes de Bois ad Arquata del Tronto dopo il Terremoto
Dalla periferia di Roma a Borgo di Arquata per raccontare fiabe ai bambini delle famiglie colpite dal terremoto, ospiti del campo della protezione civile. Il dottor Andrea Satta, che tutti qui chiamano semplicemente Andrea, e che il grande pubblico conosce come leader del gruppo Têtes de Bois, è arrivato fin qui con il suo progetto “Mamma quante storie!” per “creare momenti di intimità e calore tra queste persone che vivono una condizione difficilissima”, come spiega quasi sottovoce, “e possiamo farlo con le cose sappiamo fare meglio, cioè la musica e le parole”.
Mamma quante storie d’altra parte è nato proprio così a Roma Est, in zona Casilina. Un quartiere dove, “un po’ alla volta ho visto aumentare la disgregazione sociale: il pendolarismo, l’assenza di luoghi di incontro, hanno fanno il resto. Finché una sera di qualche anno fa, una mamma del Marocco, mi ha detto: sono in Italia da otto anni e ho solo le due amiche, le stesse con le quali sono partita. Mi sento sola”.
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Così Satta appende un cartello per promuovere un incontro per le mamme, italiane e straniere, per raccontarsi le storie con cui si addormentavano da piccole. Ricorda i pop corn e Coca Cola comprati insieme alla sorella, con lo scetticismo di chi pensa “non verrà nessuno”. Invece “il giorno stabilito c’era la fila, lunghissima, di mamme e bambini. Tutti con un piatto in mano: cous cous, biscotti palestinesi, bon bon del Belgio, frittate romene, schiacciate calabresi”. Quell’esperimento è diventato un libro edito da Treccani con le illustrazioni di Sergio Staino e Fabio Magnasciutti.
Ma soprattutto, quell’esperienza è stata portata ad Arquata da Andrea Satta, questo singolare pediatra con i capelli lunghi raccolti nel suo inconfondibile cappellino, e dai suoi Têtes de Bois (Carlo Amato al basso e chitarra, Luca De Carlo alla tromba e Alessandro D’alessandro all’organetto), con le mamme del suo ambulatorio, grazie ai promotori, Action Aid, Arci, Gus Italia, Comune di Valmontone, Acp e Treccani.
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Sono volate così due ore di grande divertimento per le bambine e i bambini che si sono ritrovati sotto al tendone della mensa insieme alle loro mamme, alcune delle quali hanno raccontato le fiabe che raccontano di solito ai loro piccoli, Hansel e Gretel, i tre Porcellini, accanto a quelle della mamma palestinese e della mamma marocchina tradotta dalla figlia nata in Italia. “La favola ha una fortissima valenza di intimità”, conclude il dottor Satta, “ma la cosa più sorprendente è quanto, da un capo all’altro del mondo, le storie si somiglino, e ci facciano sentire più vicini e solidali gli uni con gli altri“.


In questa situazione di drammatica emergenza, il GUS si è subito mobilitato per prestare soccorsi immediati e valutare i bisogni delle popolazioni vittime del sisma ed ha attivato Centri di Ascolto e di Sostegno Psicologico ed unità mobili a Pescara del Tronto e Castelsantangelo sul Nera.
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Causale: Emergenza Terremoto Centro Italia